Per quel pochissimo che so e che sono riuscito a capire del Giapponese :
Suffissi onorifici giapponesi
I suffissi onorifici giapponesi sono utilizzati ponendoli dopo il nome di una persona e attribuiscono il grado di confidenza o rispetto che si ha nei confronti della stessa; -san, -sama, -kun e -chan sono suffissi onorifici usati nella lingua giapponese parlata.
Nella cultura e lingua italiana questo procedimento non è utilizzato; il più comune è l'utilizzo del termine "Signore" o "Signora" nei confronti di persone estranee o ritenute importanti.
L'utilizzo dei suffissi è molto sentito all'interno di anime riprodotti in lingua originale con l'aggiunta dei sottotitoli (I cosiddetti fansub).
Esempio:
In Italia, per rivolgerci ad una persona di nome "Roberto" con rispetto si può usare il termine "Sig. Roberto"; in Giappone si aggiunge il suffisso "-san", quindi si dirà "Roberto-san".
Se invece tale persona è molto importante, magari riveste un titolo di autorità, si usa il suffisso "-sama": quindi nel nostro esempio diremo "Roberto-sama". Il suffisso "-sama" viene usato anche per rivolgersi alle divinità: in giapponese, Dio è definito come Kami-sama. Nella cultura popolare italiana, il "-sama" è sempre stato tradotto in passato, in film e romanzi, come "onorevole".
Qui di seguito sono elencati i suffissi conosciuti:
san: utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno.
sama: utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno che riveste un titolo importante.
kun: utilizzato tra ragazzi per indicare il rispetto.
chan: utilizzato verso ragazze o bambini per indicare confidenza (può interpretarsi come l'appellativo carina/o).
nii-chan: utilizzato per indicare confidenza verso ragazzi (può interpretarsi come fratellino).
nii-san: utilizzato per indicare confidenza e rispetto verso ragazzi (può interpretarsi come fratellone).
nee-chan: utilizzato per indicare confidenza verso ragazze (può interpretarsi come sorellina).
nee-san: utilizzato per indicare confidenza e rispetto verso ragazze (può interpretarsi come sorellona)
Al contrario quindi , rivolgersi ad una persona senza suffisso , è sinonimo di grande intimità e vicinanza tra persone . Io lo trovo in fin dei conti un modo gentile e rispettoso di dialogare , guardando gli anime è entrato nel nostro immaginario collettivo
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