| Tegoi, l’Origine del Sumo Le origini del Daito-ryu Aiki Budo si basano sul concetto di “tegoi”. Questo concetto proviene da un passaggio nel Kojiki che afferma: “… Quando Takeminakata no kami prese la mano di Takemikazuchi no kami, la mano divenne una colonna di ghiaccio, poi di nuovo cambió nella lama di una spada, ed egli perse completamente ogni speranza. Poi, a sua volta, Takemikazuchi no kami prese la mano di Takeminakata no kami. Egli la tenne come se fosse un giovane giunco e poi la buttó via da parte.” Si dice che questo tegoi sia all’origine del Sumo, e le sue tecniche, trasmesse come “metodo Aiki In-Yo (yin-yang)”, adesso costituiscono le tecniche di base del Daito-ryu Aiki Nage. Questa forma di tegoi fu trasmessa per un lungo periodo, sino all’ Assemblea di Sumo dei guerrieri Kamakura (Periodo Kamakura = 1192-1333). Nel 1868, durante il regno dell’ imperatore Seiwa, la supervisione del Sumo durante i banchetti di corte fu trasferita al Consiglio degli Affari Militari, e da allora in poi fu controllata dalle guardie Imperiali. Da quel momento in poi il Sumo continuó a svilupparsi come tecnica marziale e fu trasmesso per sei generazioni attraverso i discendenti nella famiglia Seiwa-Genji dell’Imperatore Seiwa, tramite Shinra Saburo Minamoto no (Genji) Yoshimitsu. Questo Yoshimitsu serví alla corte dell’Imperatore, e fu noto per essere un forte lottatore di Sumo ed il miglior yumitori (un lottatore di Sumo che ha ricevuto il premio di campionato). Egli fu anche un esperto dell’ organo da bocca, e spesso suonava il suo strumento alle danze tradizionali che si eseguivano a corte. Yoshimitsu capí che nell’eleganza e nella flessuositá di queste danze vi era una certa mancanza di forma prestabilita che allo stesso tempo non offriva alcuna possibilitá di attacco, e si rese conto che questa qualitá permetteva numerose permutazioni. Egli creó aggiunte ai metodi segreti della tradizione Genji e formalizzó le tecniche segrete dell’Aiki.
Origine del Daito-Ryu L’origine del nome “Daito-Ryu” é basata su una storia in cui Yoshimitsu, da bambino, viveva nella casa di Daito a Oe (zona al giorno d’oggi nota come prefettura di Shiga), e veniva chiamato Saburo Daito. Yoshimitsu studió le tecniche militari cinesi e piú avanti allenó corpo e spirito nel Dojo Mikkyo presso il tempio di Enjo. In seguito egli fu nominato governatore di Kai (la corrente prefettura Yamanashi) grazie ai successi militari ottenuti durante la guerra Gosannen no Eki che fu combattuta in quegli anni (1083-1087). Uno dei suoi discendenti andó a vivere nel villaggio Takeda nel distretto Kita-Koma e prese il nome di Takeda.
Kunitsugu, fratello minore del famoso daimyo Shingen Takeda (1521-1573), arrivó ad Aizu nel 1574 e divenne governatore del Clan Aizu, basato nella presente prefettura di Fukushima. I discendenti di Kunitsugu nella famiglia Takeda si stabilirono ad Aizu e servirono come abati nei monasteri locali. Attraverso le successive generazioni, la famiglia Takeda trasmise i metodi segreti del Daito-Ryu Aiki nella forma di kogusoku (un’arte marziale in cui si pone un criminale sotto arresto senza usare armi ed indossando “solo un’armatura”).
Daito-Ryu con base ad Aizu Una figura importante nell’evoluzione del Daito-Ryu fu un certo Masanori Hoshina. Vale la pena di menzionare che questi fu adottato dal figlio di un samurai al servizio di Shingen Takeda e di una figlia minore del primo Shogun Ievasu Tokugawa. Masanori fece un’entrata trionfale nel castello di Aizu come signore del Clan, e si dice che fu un buon governatore. Nel 1651 egli divenne guardiano e consigliere del quarto Shogun Ietsuna Tokugawa, che a quel tempo aveva undici anni, e serví nel castello di Edo come consigliere per piú di 20 anni. Durante quegli anni, allo scopo di mentenere ordine nel palazzo, egli revisionó il Daito-Ryu che veniva trasmesso dal Clan Aizu tramite Kunitsugu Takeda, e ne fece un’arte di difesa personale chiamata “Oshikiuchi” (lett. “arte di difesa personale di corte”). Egli insegnó quest’arte ai membri del Consiglio degli Anziani dello Shogun e ad altre figure politiche di alto rango. Masanori studió anche le arti segrete della scuola Onoha Itto, e pretese che ogni futuro successore del signore di Aizu trasmettesse entrambe le scuole, l’Onoha Itto-ryu e l’Oshikiuchi.
Quest’ultima arte fu trasmessa dall famiglia Saigo del Clan Aizu per molte generazioni. Si racconta che la residenza di Saigo avesse piú di 30 stanze. In questa residenza si insegnava l’Oshikiuchi ai personaggi politici di alto rango come arte segreta che non era permesso diffondere al di fuori di quella casa.
Un lontano discendente della famiglia Takeda, Soemon, studió In-Yo-Do a Kyoto, ricevendo un diploma. Una volta tornato ad Aizu Oike (come abate di Oisenomiya), egli divenne noto come esperto di Shindo, In-Yo-Do e Daito-ryu. Soemon fu un istruttore in varie aree, ed insegnó i segreti di queste arti anche a Saigo Tanomo, il capo dei guerrieri della famiglia Aizu. Sokichi, il figlio maggiore di Soemon, da giovane studió Sumo, Kenjutsu, Sojutsu (hasshaku bo) e Daito-ryu, e piú avanti divenne famoso per la sua forza incredibile. Egli divenne un ozeki (secondo grado in assoluto nel Sumo) tra i lottatori di Aizu.
Egli partecipó alla Guerra di Aizu e a molte altre battaglie, e fu riconosciuto per il suo eccellente servizio in guerra. Le storie a proposito del suo coraggio e della sua forza smisurata abbondano.
Sokaku Takeda Sokaku Takeda nacque nella reisdenza dei Takeda ad Aizu Oike, in Oisenomiya, il 10 di ottobre del 1860, figlio secondogenito di Sokichi. Si dice che Sokaku apprese da suo padre varie arti come il Kenjutsu, il Sojutsu, il Sumo, e il Daito-Ryu. Egli apprese l’Onoha Itto-ryu da Toma Shibuya, il capo dell’esercito di volontari del Clan Aizu. Nel 1873 Sokaku visitó Kenkichi Sakakibara assieme al padre, il quale era un amico del vecchio Takeda. Egli apprese da Kenkichi, in qualitá di uchideshi, le tecniche segrete del Jiki Shinkage-ryu, e nel Dojo Sakakibara combatté contro numerosi maestri di arti marziali provenienti da varie scuole. Sokaku si dedicó a tutte le arti militari (le cosiddette bugei juu happan, che includevano allenamento con spada, bastone, lancia, arco, bastone corto, ecc.) e giunse a padroneggiarle. Egli viaggió per tutto il Giappone visitando molte scuole e partecipando a duelli. Nel 1875, quando aveva 15 anni, Sokaku divenne apprendista di Ginshin Hoshina (il cui nome originariamente era Saigo Tanomo), un prete a capo di un tempio, e da questi apprese il Daito-ryu Oshikiuchi.
Nel 1877 Sokaku divenne ospite di Shunzo Momonoi ad Osaka. Nell’usare la spada egli non aveva rivali, e presto divenne famoso come l’ “Aizu Kotengu” (giovane esperto di arti marziali del Clan Aizu). Egli ottene anche una licenza nell’ Hozoin Sojutsu (un’arte praticata con la lancia), e si allenó in numerosi altri luoghi, ma continuó a ritirarsi periodicamente in vari tempii per allenare il proprio corpo e la propria mente, e visitó ripetutamente Ginshin Hoshina per proseguire i propri studii del Daito-ryu Oshikiuchi.
Nel 1898 Sokaku studió con Ginshin Hoshina in un Dojo in un tempio di montagna nel distretto Date (nella prefettura di Fukushima), e si dice che a quel tempo egli sviluppó poteri occulti (jintsuriki) e perfezionó i segreti del Daito-ryu e dell’ Oshikiuchi che erano stati trasmessi da Soemon Takeda a Ginshin Hoshina, a quel tempo conosciuto come Saigo Tanomo. Il 12 Maggio del 1898 egli ricevette da Ginshin un poema che rappresentava una licenza e cominció a trasmettere formalmente il Daito-ryu Aiki Jujutsu.
La diffusione del Daito-ryu Aiki Jujitsu Sokaku cercó di insegnare e diffondere il Daito-ryu Aiki Jujutsu e l’ Onoha Itto-ryu in tutto il Giappone. Tra i suoi numerosi studenti vi furono Judo Saigo e il maestro di spada Shutaro Shimoe. Egli inoltre addestró circa trentamila discepoli, includendo ufficiali militari, giudici e prosecutori pubblici, poliziotti, e molti famosi maestri di altre arti marziali. Il registro dei numerosi allievi di Sokaku é a tutt’oggi conservato nella residenza di Tokimune Takeda, il presente capo del lignaggio del Daito-ryu.
Sokaku era un uomo di bassa statura, meno di 150 cm., con uno sguardo penetrante, e si dice che egli fosse in grado di percepire il passato, il presente, ed il futuro di un individuo molto prima di incontrarlo. Molti dei suoi discepoli crearono ciascuno una propria scuola, il che condusse alla diversificazione della presente situazione.
Tokimune Takeda Sokaku morí nel 1943 ad Aomori, e fu successo dal suo figlio maggiore, Tokimune Takeda. Tokimune nacque nel 1916 a Shimo Yubetsu Hokkaido. Egli ricevette da suo padre una rigida istruzione in arti come il Kenjutsu e il Daito-ryu Aiki Jujutsu, e in molte occasioni lo accompagnó ad insegnare il Daito-ryu. Dopo la guerra divenne poliziotto e si distinse come detective, e una volta andato in pensione divenne il direttore della compagnia Yamada Suisan.
Nel 1954 Tokimune fondó il Dojo Daitokan e si dedicó all’insegnamento. Nel 1976 si ritiró dagli affari, e da allora ha insegnato il Daito-ryu in tutto il paese. Al giorno d’oggi l’organizzazione consiste di circa 60 Dojo e clubs affiliati in varie parti del Giappone, e ogni anno si tiene una Dimostrazione di Daito-ryu Aiki Budo in cui Tokimune Takeda Sensei si esibisce regolarmente.
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