Governo battuto due volte in Senato Galan: ministri al Nord? «Puttanata»

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crezì
view post Posted on 8/6/2011, 17:46     +1   -1




Governo battuto due volte in Senato
Galan: ministri al Nord? «Puttanata»


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Il premier Silvio Berlusconi




Strappo della Lega sulla Carta.
Pd: esecutivo senza prospettive

ROMA
Mentre i boatos continuano a parlare di una riflessione sulla pressione fiscale da alleggerire nello scorcio finale della legislatura, considerata uno degli argomenti dei vertici di maggioranza come quello di ieri notte, governo e maggioranza fanno i conti con altri numeri. Quelli in Aula che, stavolta al Senato, vedono un doppio ko sul ddl anticorruzione. Passo falso che viene colto da Pier Luigi Bersani come motivo non solo per ritirare il provvedimento ma anche per «trarre le conseguenze politiche». Ovvero per lasciare il passo.

Il primo inciampo per governo e maggioranza in Aula al Senato è sull’emendamento del senatore Pdl Lucio Malan, interamente sostitutivo del primo articolo e relativo all’istituzione di un comitato di coordinamento delle iniziative anticorruzione presieduto dal presidente del Consiglio. Il governo è poi ’andato sottò, sempre in Aula al Senato, (131 no, 129 sì, 4 astenuti) anche sull’emendamento della Pdl Spadoni Urbani, sulla rotazione dei dirigenti nelle amministrazioni dirette centrali e periferiche. «È tempo che si traggano le conseguenze politiche da parte di una maggioranza ormai senza più prospettive», commenta subito Pier Luigi Bersani. «I senatori dell’opposizione - prosegue - hanno battuto il governo su un punto determinate che riguarda il senso stesso di una battaglia contro la corruzione. Il tentativo del governo di centrodestra di mettersi al riparo da una normativa seria è stato sconfitto. Il provvedimento è così crollato e - ribadisce il leader Pd - deve essere formalmente ritirato». «Questo ulteriore fatto - afferma ancora Bersani - certifica ancora una volta lo stato di una maggioranza che non solo insegue cause sbagliate, ma che non è più in grado di sostenerle».

E un richiamo alla legalità arriva anche da Gianfranco Fini che ricorda: «Chi attacca le istituzioni procura un danno enorme alla legalità». Da registrare, sempre a proposito del tormentato iter dell’anticorruzione, che il Carroccio ha votato contro all’emendamento che obbliga coloro che occupano cariche pubbliche, o assumono pubblici impieghi, a giurare fedeltà alla Costituzione italiana. Il tutto mentre iniziava a palazzo Grazioli il nuovo vertice con Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl, per fare il punto all’indomani del vertice ristretto notturno con Bossi, Tremonti e Calderoli e in vista della verifica parlamentare di fine mese. Riunione che, inoltre, servirà anche a mettere a punto la strategia per il rilancio dell’azione di governo con al centro misure economiche ed eventuali interventi fiscali.

Intanto resta alta la tensione tra Pdl e Lega anche sullo spostamento dei ministeri al Nord. «La proposta di legge di iniziativa popolare è tutto tranne che una cosa seria. Se non fossi in onda su Radio Radicale direi che è una "puttanata intercontinentale" e mi meraviglio che non la si tratti come tale», attacca dai microfoni di Radio Radicale il ministro della Cultura, Giancarlo Galan. «È semplicemente una iniziativa propagandistica - prosegue - che mette in difficoltà gli alleati e che non ha alcuna possibilità di essere attuata. È sgradevole e inutile anche perchè dà la sensazione che chi dovrebbe battersi per risparmiare nella spesa pubblica in realtà la dilata, chi dovrebbe contrarre la pubblica amministrazione in realtà la dilata. Insomma un errore fondamentale, marchiano, evidente sotto tutti i profili».

LASTAMPA
 
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